Segnaliamo quanto accaduto il giorno 3 settembre 2024 durante le operazioni di scelta della sede per il personale A.T.A. destinatario di individuazione per assunzione con contratto a tempo determinato, inserito nella graduatoria permanente “24 mesi” e nella graduatoria/elenchi ad esaurimento ex D.M. 75/01.
Nell’elenco dei posti disponibili pubblicato abbiamo riscontrato, in diversi Istituti, un elevato numero di part time che nulla hanno a che fare con spezzoni derivanti dal completamento orario di part time in OD. Per essere ancora più chiari, in un Istituto abbiamo riscontrato addirittura la presenza di spezzoni con 26, 25, 21, 18 e 6 ore.
Riteniamo lesivo dei diritti dei lavoratori il fatto che, dopo il frazionamento, i vari spezzoni presenti all’interno dell’istituto vengono dichiarati incompatibili tra di loro e questo impedisce di fatto al personale di esercitare il diritto al completamento previsto dal Decreto Ministeriale 13 dicembre 2000, n. 430 ripreso anche dalla nota Circolare prot. n. 115135 del 25/07/2024 all’interno della stessa scuola. Segnaliamo inoltre che il caso in questione si è verificato proprio durante le stesse operazioni di convocazione.
E’ evidente che questo “tipo” di spezzone deriva da una frammentazione dei posti interi assegnati in O.F. Siamo convinti che, se un Dirigente Scolastico arriva ad attuare soluzioni così fantasiose, a tal punto da ledere il diritto di una lavoratrice/tore, sia dovuto al fatto che l’organico di quella scuola non è probabilmente sufficiente a garantirne il normale servizio.
Purtroppo diventa chiaro che ancora una volta a pagare sono i precari, quelli che non hanno certezza di prendere uno stipendio, quelli che lo stipendio lo prendono chissà quando, quelli che permettono l’apertura, la vigilanza, la pulizia dei plessi, quelli che alla fine sono costretti ad accettare uno spezzone che in molti casi rimarrà tale.
Questa vicenda mette ormai in luce come anche nel pubblico impiego si faccia strada l’inaccettabile fenomeno del cosiddetto “part time” involontario e che a pagarne le spese siano sempre gli stessi!
Abbiamo già chiesto formalmente all’Ufficio Scolastico di prendere opportuni provvedimenti affinché tale situazione non si verifichi nuovamente in occasione delle prossime convocazioni previste per il 13 e il 14 settembre su cui vigileremo attentamente