Fridays For Future - Bologna
A seguire riportiamo l'appassionato, energico e trascinante intervento del nostro compagno Gaetano Passarelli, insegnante e delegato FLC, travolto dagli applausi e dall'entusiasmo di tutto il corteo di Fridays For Future - Bologna.
" Buongiorno,
scusate ma sono emozionato, siete una marea sterminata, siete la prova autentica che ciò che conta non si può contare.
Quando mi hanno chiesto di fare un intervento ho detto: “No! Che gli dico io, che nella vita ho fatto più di metà strada, usando le risorse naturali come se avessimo a disposizione quattro o cinque pianeta Terra, a loro che non sono nemmeno al 15-20% del percorso e lottano per salvare l'unico Pianeta che abbiamo?”
“Ma allora perché ci vai?” mi ha chiesto la persona che mi aveva invitato a intervenire, “dì loro almeno perché vai alla manifestazione”. E allora ve lo dico, vi dico perché sono qua…
Sono qua perché penso che avete ragione voi! Perché il momento è qui e ora, o non sarà mai più!
Perché oggi, in questa giornata bellissima, è qui che si deve stare, non a Scuola ma in piazza!
Ragazze e ragazzi in sciopero, insieme ai loro docenti, alle lavoratrici e ai lavoratori, della Scuola e non solo, perché c'è il Pianeta da salvare.
Mentre venivo qui mi ha colpito un'immagine: a Scuola siamo noi docenti ad essere davanti a voi e ci guardiamo. Qui eravate voi ad essere davanti a noi, ma guardavamo dalla stessa parte.
E di solito, chi sta davanti, è quello che guida, quello che insegna. E allora oggi sono qui, come docente sì, ma non per insegnare, sono qui per imparare e per dirvi GRAZIE!
GRAZIE per essere usciti dalle scuole e aver riempito le piazze.
GRAZIE per avermi mostrato come si fa, cosa si può fare a 14, 15, 16, 17 anni, quando si crede in un ideale.
GRAZIE perché non me lo ricordavo più, o forse non l'ho mai saputo.
E a chi vi dice che per voi lo sciopero è solo una scusa per fare un giorno di vacanza in più, che voi tanto non ci rimettete nulla a farlo, che non perdete una giornata di paga … Beh! Rispondete loro che voi state pagando con qualcosa che non ha prezzo, voi pagate con la vostra formazione, con la vostra cultura. Perché privarsi di un'ora di Fisica, di Chimica, di Biologia, di Storia, significa privarsi di un pezzo di futuro e, se siete stati costretti a farlo, è solo per potere ancora avere il diritto ad averlo, un futuro!
Vorrei dirvi ancora una cosa a proposito della Scuola. Ero dietro a uno striscione che diceva “We work for people, we work for future”. Se ci pensiamo un attimo è proprio così. In un tempo in cui la parola Popolo è abusata come mai, è giusto ricordare a tutti che è la Scuola il luogo in cui si lavora davvero per il Popolo, un Popolo fatto di diversi, ciascuno con la propria identità, un Popolo che ha diritto di sognare un futuro come quello che ci indica la nostra Costituzione.
È a Scuola che lavoriamo per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Perché non può esserci futuro se non c'è uguaglianza; non può esserci futuro se non c'è libertà.
Non è accettabile che in alcune parti del mondo si muoia di malattie legate all'eccesso di cibo disponibile, mentre in altre si muoia di fame. Non è accettabile che da una parte il consumo di combustibili fossili trasformi le città in camere a gas e dall'altra la gente sia costretta a fuggire, perché di combustibili fossili non ha nemmeno un pezzo di legna per scaldarsi, ed è disposta a rischiare la morte in mare.
E oggi noi siamo qui per gridare, insieme a milioni di altre persone, che dobbiamo cambiare il nostro modello di sviluppo. Perché la crisi climatica, la crisi delle migrazioni, la crisi energetica sono fili della stessa tela. Una tela di estensione mondiale. E allora come se ne esce da questa crisi? Permettetemi di ricordare l'insegnamento di un grande maestro, Don Milani, il quale scriveva così: “Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è l'avarizia”.
E allora vi saluto con questo invito, care ragazze e cari ragazzi: non siate mai avari, ma continuate a contagiare con la vostra forza, le vostre idee, il vostro entusiasmo, il vostro sapere, le vostre argomentazioni, ogni persona che incontrerete sul vostro cammino.
Contagiate anche gli adulti come me o più vecchi di me, tutti quelli che il mondo magari hanno anche provato a cambiarlo, ma non ci sono riusciti, quelli che oggi marciano un passo dietro di voi. Quelli che oggi, grazie a voi, al vostro movimento, sentono che ora c’è una nuova speranza. Perché se c'è, E OGGI C’È, ED È QUI E ORA, una nuova speranza che il mondo cambi, quella siete voi!
GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! "