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MOBILITAZIONE CNR Bologna Progressioni, Scorrimenti, Stabilizzazioni

MOBILITAZIONE CNR

Bologna Progressioni, Scorrimenti, Stabilizzazioni

 

Oggi, 31 marzo 2023, si è svolto il presidio presso l’Area Territoriale della Ricerca di Bologna (via Gobetti 101), per rivendicare il diritto dei lavoratori CNR al riconoscimento del loro valore professionale. In questo percorso, la FLC-CGIL e la Federazione UIL Scuola RUA sono con noi in questa mobilitazione e stanno da tempo chiedendo di avere un confronto con la presidenza del CNR, ma si stanno trovando di fronte a un muro di gomma inaccettabile.

I vertici si dimostrano sordi alle giuste aspirazioni del personale dell’Ente e si rifiuta sistematicamente di incontrare sia loro che le organizzazioni sindacali. Da martedì 21 marzo è cominciata una mobilitazione a Roma presso la sede centrale del CNR che poi si è diffusa nelle varie Aree della Ricerca dislocate su tutto il territorio nazionale.

Quello che si chiede, nello specifico, sono tre punti:

  1. VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE, secondo quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale, mediante l’emanazione urgente di una nuova selezione per le progressioni di carriera di ricercatori e tecnologi dell'Ente. Una selezione per cui la Legge di Bilancio 2022 ha già previsto la copertura finanziaria ma con vincolo di utilizzo entro la fine del 2023: ritardare l’emanazione dei bandi rischia quindi di impedire l’uso di queste risorse, negando ancora una volta la possibilità ai ricercatori e ai tecnologi dell’Ente di essere pienamente valorizzati;
  2. SUPERAMENTO DEL SOTTO-INQUADRAMENTO, attraverso l’utilizzo delle graduatorie in vigore per la valorizzazione e il riconoscimento della professionalità del personale che svolge mansioni superiori al proprio inquadramento, come già riconosciuto dall’Ente; le risorse economiche necessarie per lo scorrimento di tutti gli idonei sono irrisorie. Altri enti (come ENEA e ISS) hanno già provveduto a tali scorrimenti;
  3. SUPERAMENTO DEL PRECARIATO, attraverso una ricognizione del personale avente diritto alla stabilizzazione a tempo indeterminato ai sensi della cd. “Legge Madia” dal momento che il decreto "Milleproroghe” ha esteso i termini per stabilizzare il personale precario fino al 31 dicembre 2026. Con tale norma si riconosce la dignità a chi con il proprio impegno promuove e sostiene la ricerca e l'innovazione del nostro Paese. Oltre a queste richieste specifiche, deve essere chiaro ai vertici del CNR che un Ente che non valorizza il proprio personale è un Ente senza futuro.

Le RSU FLC-CGIL, Area della Ricerca di Bologna

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