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Comunicato
Bologna, 13 dicembre 2022
Comune di Bologna: ulteriore finanziamento alle scuole private paritarie
Ieri il Consiglio Comunale del Comune di Bologna ha approvato, con delibera, l'aumento dei finanziamenti alle scuole dell'infanzia paritarie per il quinquennio 2022-2027.
Qualsiasi sia l’andamento demografico delle bambine e dei bambini che si iscrivono alle scuole dell'infanzia, la risposta del Comune di Bologna sembra essere sempre la stessa: aumentare i fondi alle scuole paritarie private.
Nel 2017 il Comune aggiunse 150.000,00 € per finanziare la retta che le famiglie bolognesi avrebbero pagato per frequentare scuole dell’infanzia cattoliche convenzionate perché, diceva che l’aumento demografico prevedeva ben 91 bambini in lista di attesa nel Quartiere Savena. Lista che sarebbe stata azzerata con l'inclusione dei bambini in 55 posti in più in cinque scuole cattoliche paritarie.
Oggi, di fronte ad un decremento demografico delle bambine e dei bambini iscritti alla scuola dell'infanzia, il Comune ripropone la stessa ricetta ovvero un aumento di 130.000,00 € per il finanziamento alle scuole private paritarie, tutto questo dimenticando l’esito del referendum del 2013 dove il 26 maggio i bolognesi si espressero contro il trasferimento di soldi pubblici alle scuole paritarie private con il 59% delle preferenze, ovvero, 50.517 voti.
Inoltre occorre aprire una seria riflessione su quei casi nei quali questi finanziamenti, da questo punto di vista oggi svincolati da ogni condizionalità, vengono goduti anche da quegli istituti che poi non si fanno remore a cessare le attività e l'erogazione del servizio licenziando anche il personale. Servono in questo senso interventi che disincentivino fortemente questi comportamenti socialmente irresponsabili.
Ora come allora, la CGIL e la FLC CGIL ritengono che la scuola dell’infanzia debba essere pubblica, gratuita ed anche laica. Chiediamo anche la generalizzazione della scuola dell’infanzia e che diventi obbligatoria.
Come facemmo con il sindaco Merola rifacciamo ora con il sindaco Lepore, siamo disposti ad andare a Roma con lui a chiedere che lo Stato investa più risorse nella scuola dell’infanzia bolognese, ma non siamo disposti ad accettare questo nuovo ulteriore finanziamento che appare ingiustificato.
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