
Come preannunciato, lunedì 27 marzo, in concomitanza con la giornata di sciopero di scuola e convitto, le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto Santa Giuliana porteranno le ragioni della propria protesta sotto le finestre dei soggetti istituzionali e politici della città.
In una sorta di “via crucis”, il presidio si darà appuntamento dapprima presso la sede dell’Ufficio Scolastico di via Castagnoli, per poi spostarsi a Palazzo d’Accursio, e approdare infine in via Altabella, sotto il portone dell’Arcidiocesi di Bologna.
A tutti questi soggetti chiederemo di ascoltare la voce e le domande del personale che rischia il licenziamento, poichè nessuno di essi può ritenersi esentato dalla ricerca attiva di soluzioni concrete a questa crisi.
È inaccettabile che un Istituto che ha usufruito di sostanziosi finanziamenti pubblici possa decidere da un momento all’altro di cessare l’attività senza assumersi responsabilità rispetto alle ricadute occupazionali.
È inaccettabile che un ente ecclesiastico possa ignorare totalmente le richieste sindacali di trasparenza e informazione rispetto alle sorti dell’immobile e alle soluzioni da intraprendere per garantire la continuità occupazionale, arrivando addirittura a rifiutare gli obblighi stabiliti da legge e contratti, e avanzando in tutta risposta proposte di “sostegno economico” che il personale ha respinto come offensive.
Lunedì ribadiremo queste ragioni, e continueremo a farlo fino a che al personale non arriveranno risposte concrete e adeguate.
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